lunedì, ottobre 30, 2006

bagni pubblici

Riporto una notizia. A voi trarre le conclusioni.

Elisabetta Gardini ha cacciato Vladimir Luxuria dal bagno delle donne. «Tu sei un uomo, non puoi stare qui: devi andare in quello degli uomini». E via al bailamme delle polemiche, con l’onorevole Guadagno che replica così:
«Come sempre sono andata nel bagno riservato alle donne. Uscendo mi sono trovata davanti Elisabetta Gardini, un po’ agitata, che mi ha apostrofato: “tu sei un uomo, non puoi stare qui devi andare nel bagno degli uomini”. All’inizio, per la verità pensavo che scherzasse, poi mi sono resa conto che non era così. Che faceva sul serio. E mi ha anche anticipato che si rivolgerà ai questori della Camera. Ma io, che devo fare? Io vado nei bagni del sesso del quale mi sento. Se andassi in quello degli uomini, credo proprio che metterei in imbarazzo i colleghi maschi. Mai immaginata una aggressione con questi toni e con questa violenza. Spero che nei prossimi mesi non mi tocchi andare al bagno sentendomi una ladra… Spero che la sua sia una posizione singola e non delle deputate di Forza Italia, e lei mi sembra una persona a volte un pò sopra le righe. Credo invece che essere veramente donna sia anche essere comprensiva…”

La Gardini, dal canto suo, ha motivato così la scenata:
«La mia è stata una reazione fisica, di pancia. Proprio non mi aspettavo di trovare un uomo nei nostri bagni. Credevo che la questione fosse stata risolta da tempo e trovare Guadagno lì mi ha provocato un trauma. E spontanemante gliel’ho detto. Adesso mi rivolgerò ai questori affinchè trovino una soluzione. Tanto più che il mio disagio è quello avvertito da tante colleghe. Comunque trovo assolutamente eccessivo che la questione, di organizzazione interna, sia stata portata all’esterno. Mi vergogno che si dia una immagine così di basso profilo del Parlamento. Se avessi saputo, sarei stata zitta…».

Ecco… appunto…

venerdì, ottobre 27, 2006

usa a vicenza.......

Vicenza, 08:33

No Vicenza militare

 

 

BASE USA VICENZA: SI' A RADDOPPIO, PROTESTE FINO A NOTTE

Sono rimasti in piazza fino a notte fonda i manifestanti che ieri hanno riempito Piazza dei Signori a Vicenza, sotto le finestre del municipio, per esprimere rumorosamente il loro dissenso al raddoppio della Caserma Ederle nell'area dell'aeroporto civile Dal Molin. Dopo ore di dibattito, il consiglio comunale convocato appositamente dal sindaco Enrico Hullweck era riunito dalle cinque del pomeriggio, l'assemblea ha votato positivamente all'ordine del giorno della maggioranza di centro destra favorevole al progetto americano. Con 22 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astenuti l'ordine del giorno e' passato nella blindatissima Sala Bernarda di Palazzo Trissino dopo un dibattito acceso e tesissimo. Tensione sottolineata anche all'esterno del municipio, presidiato da un centinaio di poliziotti: in piazza oltre un migliaio di manifestanti hanno fatto sentire la loro voce per ore accompagnandosi con trombette, tamburi, pentole e stoviglie. Una protesta pacifica ma incessante che ha coperto completamente il breve corteo dei favorevoli al raddoppio della base americana, un corteo di circa duecento persone formato quasi esclusivamente da dipendenti della Ederle che hanno sfilato per Corso Palladio. Tutto sotto i riflettori della televisione, con telecamere di emittenti locali ma anche con una troupe di 'Annozero', la trasmissione Rai di Michele Santoro che si e' collegata piu' volte in diretta con la piazza vicentina. Forte il disappunto del centro sinistra, bocciato in aula, che chiedeva un referendum popolare sull'argomento. L'ordine del giorno che prevede il raddoppio della base Usa e' passato con la richiesta di alcune garanzie legate all'aspetto urbanistico, ma anche con la richiesta che la nuova base non diventi punto di partenza per le missioni aviotrasportate in Medio Oriente. Ora la palla passa al governo che dovra' decidere formalmente sulla questione. Ma su questo parere del consiglio comunale di Vicenza gia' si prevede un lungo strascico di polemiche.

giovedì, ottobre 26, 2006

firefox 2.0

Con un blitz avvenuto nottetempo, la Mozilla Foundation ha messo a disposizione al download la terza Release Candidate di Firefox 2.0, avvicinandosi dunque, a lunghe falcate, al rilascio definitivo del nuovo browser.
Come lo stesso organismo open source tiene a precisare, molte delle estensioni che corredano il software non funzioneranno correttamente con la nuova release, ma già oggi gli utenti potranno effettuare autonomamente il necessario testing scaricando, per esempio, un prodotto non ufficiale chiamato Nightly Tester Tools.
In attesa dell'atteso rilascio finale, la community che ruota attorno al software è stata chiamata in causa dalla stessa Mozilla Foundation per immaginare come sarà la versione successiva, cioè quella che dovrebbe entrare in scena con l'insegna 3.0.
La principale novità del processo di sviluppo che condurrà al rilascio del nuovo browser riguarda dunque il fatto che saranno proprio gli utenti a contribuire attivamente in una sorta di brainstorming, postando idee e opinioni nella pagina Wiki che la fondazione ha messo online allo scopo. In questo modo, l'elenco degli interventi propositivi resterà costantemente aggiornato, ordinato e visibile a tutti.

lunedì, ottobre 23, 2006

mercoledì, ottobre 11, 2006

google docs & spreadsheet

Big G ha presentato Google Docs & Spreadsheet in pratica l'unione di Writely e Google Spreadsheet in un unica soluzione di gestione documenti e collaborazione.

L'utente si trova così un'unica interfaccia per vedere i diversi file, il problema è che ancora le due applicazioni non sono integrate, cioè non si può inserire un foglio di calcolo di Spreadsheet in un documento Docs.

Insomma ancora molta la strada da fare per arrivare al livello di Zoho e ThinkFree

domenica, ottobre 08, 2006

combattere i pirati....mestiere difficile!

Cara Cori,

essere responsabile della lotta alla pirateria in Microsoft non è facile, me ne rendo conto benissimo, ma credo che tu stia per intraprendere una strada molto pericolosa.Cori

Come ho già scritto varie volte a me e ad alcuni miei amici è successo: abbiamo copie regolarmente pagate di Windows XP e con l'installazione di un aggiornamento senza che ce ne siamo accorti, credimi, hai installato sulle nostre macchine un sistema di controllo della genuinità del software.

Intendiamoci se il sistema funzionasse saresti nel tuo pieno diritto: personalmente penso che il software vada pagato, a meno che l'autore non lo abbia liberamente messo a disposizione con una formula open.

Evidentemente però qualche problema c'è.

Un bel giorno, evidentemente per qualche errore del complesso sistema di controllo, hai cominciato a darmi del ladro, affermando che la mia copia del software non è originale.

Personalmente mi è successo nel bel mezzo di una presentazione davanti ad un importante cliente, mai dimenticherò quelle sarcastiche risate...

Un giro nei blog mi è bastato per sapere che ero in buona compagnia.

Adesso ci dici che Vista non solo invierà segnalazioni ai presunti ladri, ma bloccherà una serie di funzioni sulle loro macchine.

Vista a freddo questa sembra un'ottima operazione di marketing a favore di Linux e di Open Office credimi!

Hai affermato che problemi non ce ne saranno perché si tratta di un meccanismo e di un modulo software completamente nuovi. La cosa forse può tranquillizzare qualcuno, ma ti assicuro che chi come me si è fatto i capelli bianchi sui bug del software (non solo Microsoft ovviamente!)  tende a rabbrividire davanti a questa affermazione.

I numeri in gioco qui sono altissimi ed il danno di immagine a fronte di un tasso di errore anche percentualmente molto piccolo potrebbe essere molto rilevante!

Io ci ripenserei...

Tuo Roberto

PS La signora si chiama Cori Hartje e certamente non ha un lavoro facile...

Inserito il 6 di October 2006 | Permalink

giovedì, ottobre 05, 2006

lulu....non e una di quelle!!!!!!!!!

Lulu, editrice on line per la carta

Sbarca anche in Italia Lulu.com, il portale che consente di stampare e distribuire il proprio libro senza anticipare un centesimo: “Pubblica e vendi con facilità in pochi minuti. Nessuna tassa d'iscrizione. Nessun minimo d'ordine. Mantieni il controllo dei diritti d'autore. Imposta il tuo prezzo. Ogni prodotto viene stampato nel momento in cui viene ordinato. Nessun inventario in eccedenza”. Questo è l’invitante incipit del sito.

Il meccanismo è semplice: basta inviare il proprio testo, con le immagini della copertina da attribuire al libro, stabilire il tipo di rilegatura e il gioco è fatto. Una volta creato il tuo “libro virtuale”, basterà che un utente decida di comprarlo perché Lulu.com lo stampi e lo recapiti a domicilio. Il ricarico del sito sulla vendita è del 20% sul prezzo di copertina. E l’autore si vede accreditare il resto.

Niente casa editrice, niente distributore, niente anticipo, niente magazzino, niente copie invendute, niente rischi di investimento. Un sistema che ha già sbancato negli Stati uniti: “Lulu nell’ultimo anno è cresciuto di oltre il 10% al mese” spiega Bob Young, il fondatore. Canadese, 52 anni, già co-fondatore del colosso della distribuzione di Linux Red Hat, aveva lasciato tempo fa quell’azienda perché “ormai troppo grande”. E ha inventato un nuovo business. Red Hat ormai capitalizza al Nyse poco più di quattro miliardi di dollari e il nuovo progetto è già sulla strada buona per seguirne le orme.

Young in questi giorni fa la spola fra l’Italia e la Spagna per lanciare le due nuove localizzazioni del progetto, dopo essere stato in Francia. L’obiettivo è essere in sei paesi europei: oltre a questi tre, Germania, Olanda e Gran Bretagna. “Saremo in Estremo Oriente – annuncia – entro la fine dell’anno”.

Un’azienda che promette di sparigliare le carte nel mondo dell’editoria. La pubblicazione a costo zero, infatti, permette a chiunque di pubblicare qualsiasi testo, aggirando il problema del numero minimo di copie necessario per rientrare nei costi. Insomma un’innovazione che va nella direzione di personalizzare e parcellizzare fino alla singola unità.

Rendendo economicamente sostenibile una singola unità si libera un potenziale di milioni di copie uniche o pressoché tali, e questo rappresenta di per sé un segmento economico importante. Più o meno la stessa cosa che sta facendo Apple mettendo su iTunes milioni di singoli meno conosciuti.

Non solo, ma tra tutti gli autori che troveranno col nuovo sito spazio nella carta stampata, alcuni faranno parte dei cult che vengono scartati per errore – fisiologicamente – dagli editori. Un business che ha tutte le carte in regola per avere successo anche in Italia trasformando le caratteristiche peculiari della rete in soluzioni per le necessità della economia fisica.

lunedì, ottobre 02, 2006

non ci sono piu regole.....

TORINO, FINE SETTIMANA DI BATTAGLIA TRA PUSHER E FORZE ORDINE

Spacciatore senegalese annega per fuggire, un altro è disperso

02-10-2006 12:28 

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Torino, 2 ott. (Apcom) - Proseguono a Torino le ricerche, nelle acque del fiume Stura, di uno dei due spacciatori dispersi dopo la rivolta contro le forze dell'ordine scoppiata venerdì scorso nell'area di un parco alle porte della città, in Corso Giulio Cesare. I vigili del fuoco stanno ancora scandagliando il fiume che ha già restituito il cadavere di un senegalese di 29 anni di nome Diop Moudou, uno dei tanti che si era tuffato in acqua per sfuggire ad un controllo dei carabinieri nel parco che ogni giorno vede all'opera decine di pusher africani e la presenza continua di tossicodipendenti anche molto giovani. Il disperso si chiama, invece, Mame Amar Fabeye Gueye, 23 aanni, nato anch'egli in Senegal

Durante l'operazione di venerdì c'era stata la fuga degli spacciatori, trasferitisi nel parco da alcune zone più centrali della città, e addirittura una sassaiola contro i carabinieri. L'annegato e il disperso sono stati a quanto pare travolti dalle acque rese più impetuose dalle piogge di questi giorni mentre altri pusher erano riusciti a raggiungere la riva opposta dello Stura e uno è stato salvato dall'equipaggio di un elicottero dei pompieri.

La battaglia tra forze dell'ordine e spacciatori, poi, è continuata anche sabato con blocchi stradali improvvisati, cassonetti incendiati, lancio di sassi e si è ripetuta anche ieri quando anche i cittadini residenti, esasperati, sono scesi in strada e soltanto l'intervento delle forze dell'ordine ha impedito nuovi disordini e una sorta di combattimento tra italiani e spacciatori africani. Il ministro degli Interni, Giuliano Amato, intanto ha convocato il prefetto di Torino Goffredo Sottile.

giovedì, settembre 28, 2006

meglio non fumare.......

Fumo, dietrofront di Berlino.
Via libera in migliaia di locali

Proteste da sinistra: vince la lobby del tabacco

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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

(Afp)

(Afp)

BERLINO — Non ci sarà in Germania un divieto generale di fumare nei locali e negli uffici pubblici. Con un'improvviso colpo di freno, la Grosse Koalition ha rinunciato a seguire l'esempio italiano, scegliendo invece di venire incontro agli interessi combinati della lobby del tabacco e dei gestori di ristoranti e Kneipe (birrerie). Non ultimo, ha forse tenuto in conto quella sorta di idiosincrasia tedesca per ogni provvedimento che discrimini una minoranza. Anche perché, nel fondo della memoria, rimane probabilmente il fastidioso ricordo che la prima campagna antifumo in Germania fu lanciata dai nazisti, che addirittura proibirono il tabacco nelle caserme della Wehrmacht.

IL COMPROMESSO — Quando sembrava che i piani della Spd per un divieto totale stessero per ricevere il segnale verde dagli alleati cristiano-democratici, i vertici parlamentari dei due partiti hanno annunciato che una nuova proposta di compromesso verrà presentata nei prossimi giorni. «Sarà una soluzione mediana, che tiene conto delle esigenze di tutti», ha spiegato Norbert Röttgen, segretario organizzativo del gruppo Cdu-Csu al Bundestag, all'interno del quale si era manifestata la più forte resistenza. L'intesa ha però provocato l'irritazione di molti deputati socialdemocratici, ai quali in precedenza era stato promesso che avrebbero avuto libertà di voto. «Attenzione a votare una legge che faccia del governo una tigre di carta», ha messo in guardia Sabine Bätzing, portavoce della Spd per i problemi della droga. Soprattutto, ha avvertito, «non possiamo andare indietro rispetto allo status quo». La legislazione attuale garantisce «il diritto a un posto dov'è vietato fumare» sui luoghi di lavoro, ma esenta del tutto il settore gastronomico, mentre in quello alberghiero i diritti dei non fumatori vengono lasciati alla volontà delle organizzazioni locali.

L'OBBLIGO — La nuova proposta dovrebbe prevedere l'obbligo di istituire zone separate per fumatori nei locali più grandi di 75 metri quadrati e negli alberghi. Ma, a differenza del progetto originario, ammetterebbe senza restrizioni il fumo in ristoranti e bar di superficie inferiore. Una palese concessione, quest'ultima, alle paure di molti gestori e proprietari di piccoli locali, i quali temono un drastico calo della clientela in presenza del divieto totale di fumare. Secondo un portavoce di Reemtsma, azienda produttrice di sigarette, in Irlanda dall'introduzione del divieto sono andati perduti 7.500 posti di lavoro e i profitti nel settore della ristorazione sono caduti del 16 per cento. A dar manforte alla decisione della linea morbida, è venuto anche uno studio dei servizi di ricerca parlamentari, secondo i quali gli allarmi sulle vittime da fumo passivo sarebbero soltanto «basati su stime e non confortati da statistiche valide e verificabili».

LE PROTESTE — «Chiacchiere, la verità è che la Grande coalizione, e in particolare la Cdu, ha piegato le ginocchia davanti alle lobby del tabacco», ha controbattuto Bärbel Höhn, responsabile dei Verdi per la difesa dei consumatori. Molto critici anche i media, secondo i quali la messa al bando del fumo in Germania ha atteso anche troppo: «Sbaglia chi pensa che questa sia una vittoria della società illuminata contro la mania regolatrice dello Stato. Il risultato sarà che la maggioranza dei non fumatori verrà oppressa e danneggiata nella salute dal fumo di una minoranza», ha scritto la Süddeutsche Zeitung.

sabato, settembre 09, 2006

La pillola che prolunga il piacere

Usati principi attivi di medicinali che regolano l'umore. I risultati di LancetLa pillola che prolunga il piacereMaschi, arriva un farmaco contro l'eiaculazione precoceLa pillola che prolunga il piacere ROMA - E' una delle disfunzioni sessuali più diffuse tra gli uomini, ma è anche la più elusiva e la più difficile da definire. Contro l'eiaculazione precoce potrebbe arrivare presto un farmaco, il medicinale appartiene alla classe di quelli usati più diffusamente contro la depressione. Da tempo infatti i ricercatori avevano notato che il ritardo dell'eiaculazione può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci antidepressivi, così alcuni specialisti hanno cominciato a usare queste medicine su pazienti con eiaculazione precoce.Di qui è nata l'idea di formulare e sperimentare un farmaco dello stesso tipo degli antidepressivi ma dedicato esclusivamente a questi pazienti, si tratta del dapoxetine, un inibitore del meccanismo di recupero del neurotrasmettitore serotonina, importante nel regolare l'umore e infatti bersaglio di molte terapie contro il male di vivere.Gli studi condotti da John Pryor della Urologic Surgery, presso la University of Minnesota con sede a Minneapolis, sono entrati nelle ultime fasi. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi in modo casuale, 870 dovevano assumere placebo, 874 dovevano assumere 30 mg di dapoxetina, 870 dovevano assumere 60 mg di dapoxetina circa 2-3 ore prima del rapporto.Dopo 12 settimane di trattamento il tempo che precede l'eiaculazione è più che triplicato per gli uomini che assumevano la dose maggiore di farmaco e quasi triplicato per quelli che ne assumevano meno. I risultati delle sperimentazioni, su 2600 uomini, sono riportati sulla rivista "The Lancet".Tutti i pazienti hanno dichiarato di percepire un maggior controllo sull'eiaculazione, una maggiore soddisfazione dal rapporto sessuale e la sensazione di aver modificato e ridotto il proprio problema.

La pillola che prolunga il piacere - cronaca - Repubblica.it

<B>La pillola che prolunga il piacere </B>

venerdì, maggio 26, 2006

altri tempi........

Tu che sei nato/a prima del 1970:
A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!! Dabambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna diaverla)senza cinture di sicurezza e senza air bag.... E viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, in un pomeriggiotorrido, era un regalo speciale.
I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Cheorrore!!
Andavamo in bicicletta senza usare un casco.Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo". Cilanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quandonon ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. Edopo numerosiincidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!!
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostrigenitorinon sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che noneravamo in pericolo.
Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e nonc'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva lacolpa.Ti ricordi degli incidenti?Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e avolte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senzache i nostri genitori lo sapessero mai.
Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene dizucchero... ma nessuno di noi era obeso.
Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessabottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi.
Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi.Nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè internet; avevamosemplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, inbici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro.
Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele!Senza controllo! Come siamo sopravissuti?!
Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con deivermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessunotolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi.
Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare laseconda elementare. Che orrore!!!Non si cambiavano i voti, per nessun motivo.
I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe.
Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno sinascondeva dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebberodifeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempredalla parte della legge.
Se Ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno limetteva in galera per questo.
Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO.
I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni voltache si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali conamore, non per sensi di colpa.
E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò chevolevamo.
Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimirisolutori di problemi.
Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.
Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparatoa gestirli.
Tu sei uno di loro. Complimenti!!!
Invia questo ad altri che abbiano avuto la fortuna di crescere prima di diventare cosi

lunedì, marzo 13, 2006

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