Riporto una notizia. A voi trarre le conclusioni.
Elisabetta Gardini ha cacciato Vladimir Luxuria dal bagno delle donne. «Tu sei un uomo, non puoi stare qui: devi andare in quello degli uomini». E via al bailamme delle polemiche, con l’onorevole Guadagno che replica così:
«Come sempre sono andata nel bagno riservato alle donne. Uscendo mi sono trovata davanti Elisabetta Gardini, un po’ agitata, che mi ha apostrofato: “tu sei un uomo, non puoi stare qui devi andare nel bagno degli uomini”. All’inizio, per la verità pensavo che scherzasse, poi mi sono resa conto che non era così. Che faceva sul serio. E mi ha anche anticipato che si rivolgerà ai questori della Camera. Ma io, che devo fare? Io vado nei bagni del sesso del quale mi sento. Se andassi in quello degli uomini, credo proprio che metterei in imbarazzo i colleghi maschi. Mai immaginata una aggressione con questi toni e con questa violenza. Spero che nei prossimi mesi non mi tocchi andare al bagno sentendomi una ladra… Spero che la sua sia una posizione singola e non delle deputate di Forza Italia, e lei mi sembra una persona a volte un pò sopra le righe. Credo invece che essere veramente donna sia anche essere comprensiva…”
La Gardini, dal canto suo, ha motivato così la scenata:
«La mia è stata una reazione fisica, di pancia. Proprio non mi aspettavo di trovare un uomo nei nostri bagni. Credevo che la questione fosse stata risolta da tempo e trovare Guadagno lì mi ha provocato un trauma. E spontanemante gliel’ho detto. Adesso mi rivolgerò ai questori affinchè trovino una soluzione. Tanto più che il mio disagio è quello avvertito da tante colleghe. Comunque trovo assolutamente eccessivo che la questione, di organizzazione interna, sia stata portata all’esterno. Mi vergogno che si dia una immagine così di basso profilo del Parlamento. Se avessi saputo, sarei stata zitta…».
Ecco… appunto…
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