domenica, marzo 27, 2011

Confindustria attacca: no all'aumento di consiglieri e assessori a Roma ( e vaiiiii con la gadrega)

ROMA - Anche la Confindustria si schiera contro l'aumento di consiglieri e assessori delle citton piun milione di abitanti deciso l'altro ieri dal governo con un decreto.

Una norma ginserita qualche settimana fa nel "milleproroghe" e poi saltata all'ultimo momento, e accolta con soddisfazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Secondo lo schema previsto, nelle grandi cittome Roma e Milano i consiglieri non scenderebbero pime previsto dalla Finanziaria 2010, dai 60 attuali a 48, mentre gli assessori aumenterebbero subito da 12 a 15. Una norma, accusa l'opposizione, che aumenta i costi della politica e serve solo per permettere ad Alemanno di accontentare le sue fameliche correnti.

Confindustria chiede che non vengano ripristinate le norme vigenti prima dei tagli operati con la manovra Finanziaria 2010 - si legge in una nota dell'associazione degli industriali -. In particolare naccettabile che si aumenti il numero dei Consiglieri comunali e dei componenti delle Giunte delle grandi cittSarebbe altresnaccettabile che si aumentassero gli emolumenti degli amministratori locali a tutti i livelli.

I costi della politica vanno ridotti, non aumentati, specie in un momento in cui a imprese e cittadini sono richiesti sacrifici per far fronte ai problemi del bilancio pubblico. Se vi isponibiliti risorse, queste devono essere utilizzate per investire nella crescita del paese e delle comunitocali, conclude la nota.

Restiamo fortemente contrari alla norma inserita nel decreto legge sull'aumento del fondo degli spettacoli che - con una sorta di blitz - aumenta a 15 gli assessori a Roma e Milano - ha dichiarato Marco Miccoli, segretario del Pd Roma -. Si tratta di una norma chiaramente incostituzionale, perchnserita in un decreto legge senza avere requisiti d'urgenza, e voluta dal sindaco Alemanno per sistemare gli appetiti famelici dei suoi alleati. Un modo per tentare di placare la guerra fra correnti in Campidoglio che permenter costi della macchina capitolina targata Gianni Alemanno. Se sul mantenimento a 60 consigli e sulle prerogative dei consiglieri municipali si puovare un terreno di accordo in una legge ordinaria, sull'incostituzionale decreto legge che aumenta le poltrone ad Alemanno noi saremo sempre fieramente oppositori.

Ribadiamo la nostra contrarietll'aumento degli assessori della Giunta Alemanno. Non ertamente necessario appesantire i costi della politica aumentando il numero degli assessori della Giunta capitolina, in un contesto di crisi economica e di contenimento della spesa pubblica - ha affermato Ileana Argentin, deputato del Pd -. In Parlamento proveremo a correggere questa sbandata del Governo che aveva tentato gion il Milleproroghe, salvo fare marcia indietro dopo i rilievi del Presidente Napolitano, di accontentare il Sindaco Alemanno per risolvere le tensioni interne alla sua maggioranza con qualche poltrona in pit;br />
Prima di polemizzare bisogna vedere se questa norma verronfermata. una norma condivisa, aveva detto ieri Alemanno. Senza questa norma, mpensabile una adeguata rappresentativiter una cittrande e importante come Roma, ha aggiunto il sindaco.


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