lunedì, marzo 14, 2011

L'incubo nucleare spaventa l'Europa: la Germania chiude le vecchie centrali

ROMA - Resta alta la polemica sul ritorno al nucleare in Italia dopo l'allarme per la sicurezza delle centrali seguito al devastante terremoto in Giappone.

Mentre l'opposizione ribadisce il no al ritorno all'atomo - il leader di Sinistra e libertichi Vendola ha annunciato per domani un sit in davanti a Montecitorio per chiedere il blocco del piano del governo italiano - la linea del governo sul nucleare non cambia. In settimana il Senato dovrebbe esaminare l'atto che concerne la disciplina della localizzazione degli impianti nucleari in Italia. L'atto di governo numero 333 revisto, infatti, all'esame della Commissione Industria in sede consultiva insieme ad altri provvedimenti. Nonostante l'allarme sul rischio nucleare in Giappone, il governo prosegue infatti deciso sulla sua strada e il Senato dovrebbe valutare marted5 e mercoled6 il decreto legislativo sul tipo di centrale nucleare da adottare e su dove collocarla.

Intanto in Germania gli impianti nucleari pichi, che attualmente sono rimasti aperti solo in seguito alla decisione di prolungare la vita di tutte le centrali, chiuderanno subito. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca, Angela Merkel, riferendosi a due siti, che si trovano in Assia e nel Baden-Wuettemberg. La Germania inoltre sospenderer tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro della centrale di Fukushima dopo il devastante terremoto che ha colpito il Giappone.

La Svizzera ha annunciato invece la sospensione delle procedure relative alle domande di autorizzazione per le nuove centrali nucleari. Il ministro dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Doris Leuthard - afferma un comunicato oggi a Berna - ha deciso di sospendere le tre procedure relative alle domande di autorizzazione di massima per le nuove centrali nucleari finchon sartata fatta un'analisi approfondita degli standard di sicurezza e non si sarroceduto a un loro eventuale adeguamento.

La situazione nelle centrali nucleari colpite dal sisma in Giappone olto grave e il rischio di una grande catastrofe non pusere scartata: 'allarme lanciato dal ministro dell'Ambiente francese, Nathalie Kosciusko-Morizet, da Bruxelles, dove n corso il Consiglio dei ministri dell'Ambiente della Ue. L'incidente olto grave - ha spiegato il ministro francese - perchsecondo le nostre informazioni, tato rilasciato del vapore radioattivo. Quello che bisogna evitare he siano danneggiate le strutture di contenimento dei reattori colpiti. Se questo succedervorrire che a cedere sarl cuore del reattore, e si entrerebbe in uno scenario da catastrofe.

La Ue, se necessario, ronta a decidere misure di
emergenza e di sicurezza in seguito all'allarme nucleare in Giappone. Lo ha detto oggi il commissario Ue all'ambiente, Janez Potocnick, nel corso di una conferenza stampa. Nella riunione di domani a Bruxelles alla quale parteciperanno tutti i 27 rappresentanti europei delle autoritul nucleare - ha affermato il commissario - si parlerelle misure di emergenza previste in Europa. La commissaria Ue all'ambiente, Connie Hedegaard, ha quindi parlato di situazione grave, invitando permantenere la calma: Per prima cosa - ha sottolineato - bisogna cercare di ottenere tutte le informazioni possibili su cie sta realmente accadendo in Giappone, dove purtroppo la fase di emergenza non ncora finita.

La linea italiana sul nucleare non cambia. Con due semplici parole il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha fatto piazza pulita dei dubbi, degli allarmi e delle polemiche nate nelle ultime ore, sulla scia del caso giapponese, anche nei Paesi storicamente pieli all'atomo. Da Bruxelles, nella stessa sede dove molti Stati membri dell'Unione hanno espresso le loro preoccupazioni per quanto sta
accadendo nella centrale di Fukushima, il ministro ha assicurato che non c'nessuna sottovalutazione dei rischi legati all'atomo. Allo stesso tempo pern deve nascere neppure un allarmismo rispetto a una situazione eccezionale, una calamithe tata definita un'apocalisse in un Paese ad altissimo rischio sismico.

L'Italia dunque va avanti nella scelta di ritornare al nucleare contro lo sciacallaggio politico a fini domestici e la macabra speculazione messa in atto in questi giorni dagli anti-nuclearisti. L'obiettivo, da sempre indicato dal governo, resta quello di coprire con il nucleare il 25% del fabbisogno energetico italiano, innescando investimenti che Confindustria calcola in almeno 30 miliardi.

La situazione nelle centrali nucleari giapponesi in seguito al sisma ha riaperto in modo come sempre sbagliato il dibattito sul nucleare sull'onda dell'emozione, sottolinea invece il ministro degli Esteri Franco Frattini, secondo il quale la ripresa del dibattito nasce dal momento emozionale senza riflettere su cose assolutamente evidenti. Stiamo parlando - continua il ministro - di un paese con un rischio sismico elevatissimo di centrali nucleari che hanno un'eti alcuni decenni e non sono di ultimissima generazione e che malgrado di un disastro di magnitudo 9 della scala Richter non sono esplose.

Mentre a Tokio ncora alta la possibilithe sia in corso una fusione in un reattore nucleare, la maggioranza continua ad aprire la bocca e a parlare a vanvera: piuttosto aprissero gli occhi sui reali rischi dell'energia atomica all'italiana, dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. Non ho mai sentito - prosegue - tante sciocchezze in contemporanea volte a difendere le lobby nucleariste. Prima su tutte la presunta economicitIl kilovattora prodotto dall'atomo non ffatto meno costoso di quello prodotto da altre fonti perchon si considerano mai i costi aggiuntivi, quelli per stoccare le scorie e i costi sociali ed economici in caso di incidenti. Tutti oneri che ricadranno sui cittadini.

Il governo italiano fermi immediatamente la follia nucleare e la smetta con il sabotaggio del referendum, dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge: Il nucleare n attentato alla vita ed al futuro delle generazioni presenti e future e sarebbe pura follia dato che come vidente si tratta di una teconologia rispetto alla quale la sicurezza non esiste.

Investire 30 miliardi di euro pubblici per ottenere il 4% di consumo finale di energia tra vent'anni non ha senso economico, in assenza di qualunque quadro compessivo di bisogno energetico nel nostro Paese. Il nucleare dolo energia elettrica, che in Italia fra quella ginstallata e quella programmata supera gimpiamente il fabbisogno del Paese, dice a Radio Radicale la vicepresidente del Senato Emma Bonino. bene che visto il dramma in Giappone si arrivi ad una discussione piia anche sulle questioni energetiche - ha
spiegato Bonino - perchel nostro Paese manca un piano energetico, e persino la definizione dei siti per le centrali nucleari.

Non abbiamo condiviso e non condividiamo il piano presentato dal governo sul ritorno dell'Italia al nucleare, sostiene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Io credo che discutere adesso del nucleare sia una follia. L'Italia ha perso il treno del nucleare nell'87 quando ha deciso di chiudere con il referendum ogni tipo di possibilit quindi credo che ripartire adesso con il nucleare, al di lei facili slogan ideologici, sia molto difficile, dice il sindaco di firenze Matteo Renzi in un'intervista a Rtl.

Mentre l'emergenza nucleare in Giappone ncora fuori controllo, in Italia politici e cosiddetti esperti del nucleare continuano con dichiarazioni idiote che minimizzano cie sta accadendo per completare il loro compito di sciacalli: far fuori le rinnovabili in Italia per fare largo al nucleare, afferma Greenpeace. Dal “Pinocchio Veronesi” alla “Ministra del Disastro Ambientale”, che straparla di sciacallaggio mentre disattende il suo compito di tutelare l’ambiente e la salute umana, una sequenza di eventi svela il piano della banda che sta uccidendo le rinnovabili per fare spazio al nucleare in Italia. Di fronte all’idiozia degli sciacalli - afferma Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia - i cittadini devono dire basta! Il Referendum nucleare na possibilitnica per fermare il pericoloso piano nucleare del governo. La petizione che Greenpeace ha lanciato per chiedere al Ministro Maroni di accorpare amministrative e referendum ha quasi raggiunto le 50 mila firme. Chiediamo a chi ci segue online di continuare a firmare e diffondere l’invito in rete. Vogliamo dare voce a chi non vuole subire il piano degli sciacalli.

Anche il Wwf invita il governo italiano ad un ripensamento sulla scelta nucleare e sottolinea che con il referendum popolare di giugno si potranno mettere a tacere gli "archeologi della politica energetica" del nostro paese e dare una svolta per un futuro di efficienza e rinnovabili. Il Wwf rileva poi il mero cinismo italiano di fronte al paventarsi di una catastrofe possibile che purtroppo rischia di superare ogni possibile previsione. Non un segno di ripensamento, un dubbio, una volonti verifica: gran parte dei politici nuclearisti si limitano a fare i piazzisti del nucleare.

Il nucleare deve imparare da incidenti come questi per migliorare. Il presidente del Cnr, Luciano Maiani, commenta cose polemiche sull'impiego del nucleare in Italia. Non ci sono imprese a rischio zero - aggiunge - ma la tecnologia c' Stiamo parlando di una centrale - sottolinea il presidente del Cnr parlano del Giappone - costruita tanto tempo fa. Penso che malfunzionamenti, quindi, potranno sempre essercene, ma sostanzialmente questo tipo di problemi rmai superato. Il crollo di una diga - dice a proposito di chi sostiene che l'Italia non debba utilizzare il nucleare - non ci fa smettere di produrre energia idroelettrica. Occorre naturalmente che l'energia nucleare sia tenuta bene sotto controllo. Questo l problema centrale: che tutte le azione - conclude - vengano compiute per mitigare e delimitare i rischi.

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